By Diana GUEST and Jan PARKER
Translation by Maria Rosaria Filoni
Diana Guest e Jan Parker, scrivendo questo saggio sul grounding, hanno fatto un gran regalo alla comunità bioenergetica. Hanno compiuto una revisione attenta di quanto è già stato scritto dai diversi autori e hanno riproposto a colleghi e allievi una sintesi che ne sottolinea l’importanza per il nostro approccio.
Hanno specificato inoltre che il loro lavoro è specificamente rivolto a far conoscere e far apprezzare l’esperienza “corporea” del grounding che può essere vissuta nei gruppi di movimento bioenergetico e il cui perseguimento è la condizione necessaria per facilitare la carica e la scarica energetica e dunque il possesso di sé che con la capacità di sentire e di esprimere sono al centro della prassi bioenergetica.
Il punto di partenza è comune: la consapevolezza e l’osservazione che, quanto della forma psicocorporea della persona non deriva dalla genetica, dall’ambiente fisico, da eventuali patologie o dalla nutrizione, è prodotto dalla qualità dell’incontro con l’ambiente e si esprime ed è leggibile nella postura. La psicoterapia affronterà questa realtà in un setting specifico, in cui la relazione e la proposta di esperienze corporee aiuteranno l’elaborazione – corporea e psicologica – dei vissuti che hanno creato le specifiche posture e difese ma – e questa è stata una delle grandi intuizioni di A. Lowen – anche un lavoro corporeo in gruppo, regolato nell’intensità può, senza entrare nella psicoterapia, facilitare il benessere e un’esperienza psico-corporea più integrata. È ovvio che è richiesta molta consapevolezza dei limiti nel condurre l’una esperienza o l’altra e – questo è un aspetto centrale del lavoro di Diana e Jan – è necessario saper vedere il corpo, saper dare le giuste indicazioni in modo che ognuno possa, correggendo l’appoggio a terra, l’allineamento dei distretti corporei o la respirazione ecc., fare una diversa esperienza di sé, quella che noi bioenergetici chiamiamo esperienza di radicamento. Le autrici non si stancano di ricordarci che “becoming grounded” – radicarsi – è qualcosa che dura tutta la vita.
Il movimento bioenergetico, a prescindere dall’esperienza psicoterapeutica, è accomunabile a quelle pratiche sviluppatesi soprattutto in oriente, che attraverso pratiche corporee favoriscono il benessere ed il contatto con sé. La consapevolezza centrale è che si tratta di un lavoro costante che ognuno può fare per ricentrarsi – radicarsi – stare in contatto con sé e la realtà esterna in maniera più integrata e consapevole. Si tratta di una risorsa importante della bioenergetica, che a prescindere dall’aspetto psicoterapeutico, è in grado di offrire benessere e che richiede attenzione e precisione – quella cui fanno riferimento le autrici di questo libro a cui siamo grate e grati per il loro lavoro.
Publisher : Morrison and Johnson Publishing (October 6, 2021)
ASIN : B09HYTDG69